Progetti
10.06.2021

Progetto europeo TEMPO: il teleriscaldamento a bassa temperatura

Progetto europeo che sviluppa innovazioni tecnologiche per permettere alle reti di teleriscaldamento di funzionare a bassa temperatura.
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Progetto Tempo

Teleriscaldamento 4.0: la direzione è tracciata

 

TEMPO (Temperature Optimisation for Low Temperature District Heating across Europe) è un progetto europeo che è stato avviato il primo ottobre 2017 e ha termine il 30 settembre 2021 e che è stato finanziato con i fondi del programma Horizon 2020
La direzione è quella di una crescente digitalizzazione per ottimizzare innanzitutto il sistema primario di produzione e distribuzione e in seguito anche la gestione del servizio lato utente. In questo senso, fondamentale è l’introduzione di sistemi smart per la raccolta ed elaborazione dati per:

  • avere un’idea chiara dei consumi e rispondere in maniera efficiente alla domanda reale di calore e alle necessità della rete
  • tenere sotto controllo tutto il flusso e prevedere eventuali errori o guasti, in modo da ridurre la manutenzione e garantire la stabilità del servizio 
  • sviluppare nuovi modelli di business
  • pianificare nuove aree di espansione in modo da ridurre i costi del servizio, rendendo il teleriscaldamento più competitivo sul mercato 


L’altro aspetto fondamentale per lo sviluppo del teleriscaldamento 4.0 è il recupero del calore, anche di quello largamente disponibile ma al momento non utilizzabile nelle reti ad alta temperatura.

Le 3 azioni

Digitalizzazione delle reti

Nuovi sistemi di tubazioni

Miglioramento degli impianti presso gli edifici privati e introduzione di serbatoi di accumulo decentralizzati

I risultati attesi

 

Il progetto europeo TEMPO punta a ottimizzare le temperature dei sistemi di teleriscaldamento, riducendo i livelli di temperatura sia dell’acqua fornita sia di quella di ritorno in centrale.

L’obiettivo è:

  • ridurre le perdite di calore e pressione della rete, migliorando l’efficienza del sistema di trasporto e distribuzione con conseguente riduzione dei costi;
  • recuperare il calore da fonti a bassa temperatura (come depuratori o calore di scarto delle lavorazioni industriali). 

Si punta cioè allo sviluppo di una rete di teleriscaldamento (e teleraffrescamento) più efficiente e sostenibile.
 

I partner del progetto

 

Il progetto europeo TEMPO coinvolge partner da sei paesi europei, che vanno da realtà industriali, mondo della ricerca a utility e operatori del settore del teleriscaldamento. 
Tra questi anche A2A Calore e Servizi, società del Gruppo A2A, che partecipa mettendo a disposizione una parte della propria rete di teleriscaldamento come uno dei tre siti dimostrativi del progetto. Gli altri due sono entrambi in Germania, uno nell’area di Amburgo, in una nuova zona urbana, l’altro, a Norimberga, in una nuova zona di sviluppo rurale.
 

La partecipazione di A2A Calore e Servizi: il sito dimostrativo Fornaci di Brescia

 

La particolarità del sito di A2A di Brescia è che la sperimentazione avviene su una rete esistente piuttosto che di nuova costruzione.
La rete del teleriscaldamento a Brescia è infatti presente da oltre 40 anni, a partire dai primi anni ’70, e si estende per circa 670km. Il sistema del teleriscaldamento oggi copre oltre il 70% della domanda di calore della città (servendo oltre 60.000 appartamenti) e mette in circolo acqua a una temperatura di 120°- 60°C con una produzione di calore di circa 1 TWh all’anno.
L’interesse del sito di Brescia per il progetto TEMPO è quello di mostrare come un sistema esistente realizzato con determinate caratteristiche (acqua ad alta temperatura) possa funzionare in condizioni differenti (acqua a bassa temperatura). Si tratta di una sfida, in quanto comporta indubbie difficoltà sperimentare su un sistema in uso, ma il piano rappresenta anche un’occasione di una enorme potenzialità, in quanto se i risultati saranno positivi, le innovazioni introdotte potranno essere replicate in numerose altre reti europee.
Il sito scelto per la dimostrazione è una piccola area cittadina, via Fornaci, ed ha richiesto l’installazione di solo 100m di nuove tubazioni per avviare la sperimentazione, avendo già a disposizione un’area adatta per il posizionamento della stazione di miscelazione. Questa, tramite l’installazione di una valvola, consente di miscelare l’acqua di mandata ad alta temperatura (circa 120° C) con quella di ritorno (con una temperatura inferiore), in modo da abbassarne la temperatura attorno agli 80°C. Nel container dove è stato inserito il sistema, sono stati installati anche strumenti per il controllo intelligente della pressione, della temperatura e del flusso dell’acqua. 

Fondamentale per la realizzazione del progetto è stato il coinvolgimento degli utenti, per ottenere il permesso ad ospitare nelle loro abitazioni un kit di monitoraggio e di raccolta di alcuni parametri fondamentali per la buona riuscita della sperimentazione (temperature dell’acqua di mandata e di ritorno, portata ed energia, e all’interno degli appartamenti dei sensori di temperatura). 
Per il momento la sperimentazione è stata avviata solo nell’area Fornaci, mantenendo immutato il funzionamento del resto della rete, perché il sistema del teleriscaldamento di Brescia è costituito da un’unica rete, fattore che ostacola la creazione di sottostazioni. I risultati della sperimentazione permetteranno di valutarne la futura applicabilità in altre aree cittadine.
 

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