Prestazioni energetiche del sistema del Teleriscaldamento
L’analisi delle prestazioni energetiche del sistema di teleriscaldamento delle città di Bergamo, Brescia e Milano, ha permesso di redigere le diagnosi energetiche, ai sensi del Decreto Legislativo 102/2014, e di quantificare gli interventi impiantistici per garantire l’ottimale efficienza energetica del sistema stesso
Il servizio di teleriscaldamento della la Città di Bergamo nato nel 2002 attualmente si sviluppa per oltre 70 km.
La rete ha come direttrici il centro cittadino e la zona sud di Bergamo: queste aree hanno un tessuto urbano compatto con densità di richiesta energetica e tipologie di impianti termici, di tipo centralizzato, che ben si prestano al servizio del teleriscaldamento.
La rete, del tipo ad acqua calda gestita alla temperatura massima di 110 °C, si sviluppa per circa 50 km, ed alimenta 600 utenze. Le centrali di Monterosso, Cavour sono state progettate per distribuire acqua calda ad 85°C.
Il sistema di teleriscaldamento di Brescia, avviato nel 1972, si sviluppa per circa 700 km (di tubazioni doppie). La rete serve i comuni di Brescia, Bovezzo e Concesio.
Il sistema di teleriscaldamento a servizio della città di Brescia è costituito principalmente da una rete ad alta temperatura (130° C - 60° C), con scambiatori di calore installati nelle sottostazioni d’utenza. Esistono tuttavia parti della rete che lavorano a una temperatura inferiore (90° C - 60° C) e che risultano connesse alla rete ad alta temperatura attraverso scambiatori di calore dedicati (rete a bassa temperatura). Infine, alcuni quartieri sono serviti attraverso una rete locale che alimenta direttamente gli impianti di riscaldamento domestico (sistema diretto). In tali quartieri il calore è fornito dalla rete ad alta temperatura per mezzo di uno scambiatore di calore centralizzato.
La temperatura massima di mandata è 130° C, la temperatura minima di mandata è 70° C e la temperatura di ritorno risulta pari a 60° C. Nella zona Nord della città è installata la rete di acqua refrigerata, prodotta dalla centrale Nord, gestita alle temperature di mandata – ritorno di 7 - 12 °C che si sviluppa per quasi 8 Km. Le reti alimentano circa 20.000 utenze.
Il calore immesso in rete, nel periodo di riferimento dell’analisi, è stato prodotto per il 62,21% dal termovalizzatore, per il 34,59% dalla centrale Lamarmora, per il 1,43% dalla centrale Nord, per il 1,76% dal recupero termico dell’acciaieria Ori Martin e per la restante parte 0,001% dalla centrale minore di Bovezzo.
Il sistema di teleriscaldamento, nato nel 1991 , si sviluppa oggi su gran parte del territorio del comune di Milano e in alcuni comuni limitrofi (Cinisello Balsamo, Novate Milanese, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni).
Possiamo raggruppare le tipologie di rete in 3 sistemi:
MILANO NORD
La rete ha come direttrici il centro della Citta di Sesto San Giovanni e la Citta di Milano compresa nel settore Nord-Est.
Queste aree hanno un tessuto urbano compatto con densità di richiesta energetica molto elevata e con tipologie di impianti termici di tipo centralizzato che ben si prestano al servizio del teleriscaldamento. La rete, del tipo ad acqua surriscaldata gestita alla temperatura massima di 130°C, si sviluppa per più di 100 Km ed alimenta oltre 1500 utenze.
Il calore immesso in rete è stato prodotto per il 64% dal recupero della centrale Edison, per il 19,1% dal termovalorizzatore CORE, per il 5,7 dal recupero di calore della vetreria Vetro Balsamo, per il 10,8% dalla centrale, di tipo cogenerativo di A2A Calore & Servizi denominata “Tecnocity ” e per la restante parte (0,38%) dalle centrali di produzione semplice di Sesto San Giovanni e Ponte Nuovo.
MILANO EST
La rete ha come direttrici il centro storico cittadino e la zona nord-est di Milano: queste aree hanno un tessuto urbano compatto con densità di richiesta energetica molto elevata e con tipologie di impianti termici di tipo centralizzato che ben si prestano al servizio del teleriscaldamento. La rete, del tipo ad acqua calda gestita alla temperatura massima di 95 °C, si sviluppa per più di 60 Km ed alimenta 700 utenze.
Il calore immesso in rete, nel periodo di riferimento dell’analisi, è stato prodotto per il 63% dalla centrale, di tipo cogenerativo, di A2A Calore & Servizi denominata “Canavese” e per la restante parte dalla centrale, di tipo cogenerativo, di SEA Energia denominata “Linate”.
MILANO OVEST
La rete si estende sul territorio del comune di Milano nella zona Ovest.
La rete, del tipo ad acqua surriscaldata, è gestita alle temperature di mandata – ritorno di 130 - 60 °C e si sviluppa per più di 100 km.
Il calore immesso in rete, nel periodo di riferimento dell’analisi, è stato prodotto per il 75,3% dal termoutilizzatore di Silla 2, per il 22,8% dalla centrale Famagosta che nell’anno 2018 ha prodotto solo calore e marginalmente, 1,9%, dalla centrale di Selinunte.
I dati delle reti
Dato | Bergamo Centro | Brescia | Milano Est |
---|---|---|---|
Indicatore generale della prestazione del sistema di teleriscaldamento (termico+elettrico) (tep/tep) | 0,872 | 0,825 | 1,032 |
Ripartizione fonti calore (dato in tonnellate equivalenti di petrolio - tep) | |||
Fossile | 8.633 | 48.459 | 15.173 |
Rec. calore | - | 1.383 | 10.289 |
TU | 11.796 | 85.067 | - |
Rinnovabile | - | - | 724 |
Ripartizione fonti calore (dato in %) | |||
Fossile | 42% | 36% | 58% |
Rec. calore | - | 1% | 39% |
TU | 58% | 63% | - |
Rinnovabile | - | - | 3% |
Primary Energy Saving (CAR) (dato in %) | MG1 23,7 | TGR3 19,8 | MG1 21,9 MG2 19,5 MG3 22,5 |
Indicatore della prestazione delle caldaie nel sistema di teleriscalamento (tep/tep) | 1,054 | 1,039 | 0,961 |
Indicatore di prestazione della distribuzione del calore nel sistema di teleriscaldamento (tep/tep) | 0,018 | 0,01 | 0,038 |
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