28.07.22 | 14:00
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Teleriscaldamento a Brescia: un primato conquistato 50 anni fa

La storia del teleriscaldamento nel nostro Paese inizia molti anni fa. Negli anni 70, quando si parlava di teleriscaldamento solo nei paesi del Nord Europa, a Brescia venne avviato il servizio, rendendo l’Italia pioniera nel settore. 

Il Consiglio Comunale di Brescia, infatti, nel 1971 diede mandato all’ASM di avviare il servizio di teleriscaldamento. In Italia nessuna città si era ancora mossa in tale ambito.

Nel 1971 iniziò anche la costruzione del nuovo quartiere denominato “Brescia Due”, vicino alla sede dell’ASM che si aggiudicò la gara per la centralizzazione e la fornitura del calore. 
L’anno successivo, nel 1972, venne avviato il Servizio Teleriscaldamento. Nel 1974 partì la gara d’appalto per la costruzione del primo turbogruppo di cogenerazione.

Intanto cresceva la rete di distribuzione alimentata, al momento, da semplici caldaie. Le richieste di allacciamento alla rete crebbero rapidamente anche a seguito della prima crisi petrolifera del 1973. Il primo turbogruppo di cogenerazione, 30 MW elettrici e 90 MW termici, entrò in servizio nel 1978. Presto si rese però necessario realizzarne un secondo, avviato poi nel 1981. 

L’introduzione del teleriscaldamento non fu semplice, considerata la natura innovativa del servizio. Si rese estremamente utile costituire un Servizio Marketing: un’assoluta novità nelle municipalizzate di allora. 
Aumentavano rapidamente gli edifici teleriscaldati, si allungava la rete di distribuzione del calore e nel 1984 entrò in servizio, a nord della città, la Centrale di cogenerazione "Diesel Nord”, 25 MW elettrici e altrettanti termici.

Nel 1988 nella Centrale “Lamarmora”, con grande lungimiranza, venne installata una caldaia policombustibile. Nel 1988 entrò in servizio il Termoutilizzatore per produrre calore ed elettricità dai rifiuti e dalle biomasse: si concretizzava così l’ipotesi di oltre trent’anni prima, quando all’ASM il Comune di Brescia affidò il Servizio di Nettezza Urbana.

Il continuo miglioramento tecnologico e ambientale portò, dal 2016, a recuperare il calore di scarto prima dall’acciaieria Ori Martin e poi dall’acciaieria Alfa Acciai. Oggi 670 Km di doppia tubazione riscaldano circa 21.100 edifici per 42 milioni di metricubi di volumetria e 130.000 abitanti serviti.

Il sistema di teleriscaldamento di Brescia è stato riconosciuto dalla Commissione Europea come un esempio di eccellenza a livello europeo. Tra i fattori chiave di questo successo è possibile indicare sicuramente la sostenibilità ambientale e gli impatti positivi sull’ambiente: il sistema permette di evitare l’emissione di oltre 400 mila tonnellate di CO2 e il consumo di oltre 150 mila tonnellate equivalenti di petrolio. Inoltre, si privilegia l’utilizzo di risorse energetiche locali (termovalorizzazione e recupero del calore di scarto) e si migliora la competitività dei prezzi.

Negli ultimi anni A2A ha investito in interventi di miglioramento dei presidi ambientali della centrale Lamarmora: in particolare, la centrale è stata interessata all’installazione di un nuovo sistema DeNOx per la riduzione degli ossidi di azoto e da interventi di potenziamento dell’esistente impianto DeSOx e del filtro a maniche, mentre sono state realizzate tre nuove caldaie a gas in sostituzione dei vecchi turbogruppi 1 e 2.

La sala di controllo e telegestione dell’impianto, inoltre, è stata completamente rinnovata, grazie ad interventi di digitalizzazione ed ammodernamento (25 km di fibra ottica e 2.700 i punti di elaborazione tra segnali, comandi e misure) che garantiscono semplificazioni tecniche, velocizzazione dei processi e miglioramento del monitoraggio e delle performance.

Gli investimenti attualmente in corso per la Centrale Lamarmora e il Termoutilizzatore si aggiungono ai 140 milioni di euro stanziati tra il 2005 e il 2017, finalizzati al continuo aggiornamento degli impianti del sistema energetico bresciano.

Termovalorizzatore e teleriscaldamento rappresentano quindi un eccellente esempio di integrazione, che ha costituito un indubbio vantaggio competitivo per un'azienda e ha consentito a Brescia di raggiungere un significativo primato.

Possiamo dire, quindi, che il Teleriscaldamento a Brescia è stato (ed è) un progetto-icona della municipalizzazione italiana, con una tecnologia senza uguali per l’epoca. Di grande rilievo sono inoltre le modalità di gestione di un servizio innovativo e strategico, che si inserisce nella politica urbanistica della città, con la sua vocazione a promuovere servizi per migliorare la vita dei cittadini, accelerare la crescita e garantire uno sviluppo sostenibile.

 

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